mercoledì 29 settembre 2010
FETTUCCE UMBRE AL PICCIONE
Questa ricetta trae ispirazione da un piatto famoso della cucina umbra ( che era anche la specialità di casa mia): LA PALOMBACCIA ALLA LECCARDA.
Orbene, per poter eseguire questa ricetta, c'era bisogno di un ingrediente fondamentale, oggi difficile da reperire, vale a dire la palomba selvatica,che veniva fatta arrostire allo spiedo, davanti ad un gran fuoco, con sotto un recipiente, la leccarda appunto,con dentro gli altri ingredienti della ricetta e tanto vino, il quale serviva a bagnare la palomba mentre cuoceva e andava aggiunto, mano a mano che evaporava ( per cuocere a puntino una spiedata di palombe mia madre usava persino un fiasco intero di vino!).
Per semplificare le cose e soprattutto per rendere la ricetta più adatta a condire un bel piatto di pasta, si è scelto di utilizzare, al posto della palomba, un piccione, più facile da trovare e più delicato di sapore; lo abbiamo fatto cuocere in tegame e abbiamo variato un altro paio di ingredienti: al posto delle fette di limone, che troviamo nella leccarda, abbiamo utilizzato fette di arancia, che daranno un gradevole gusto dolce e ( appena ) amarognolo e alle olive nere amare abbiamo sostituito olive al forno.
Ecco il risultato:
FETTUCCE UMBRE AL PICCIONE
Ingredienti per 4 persone:
un piccione con il suo fegato ( aggiungere anche un paio di fegatini di pollo ),
una fetta di prosciutto un pò spessa,
un paio di filetti di acciuga, un'arancia tagliata a fette,
100 g. di olive nere al forno senza nocciolo,
salvia, alloro, rosmarino,
un aglio, una cipolla ,un bicchiere di vino rosso,
olio di oliva, aceto, sale, pepe nero,
500 g. di fettucce Garofolo.
Far rosolare il piccione ed i fegatini in un tegame con l'olio di oliva, la cipolla
affettata e l'aglio;
salare e aggiungere il prosciutto a pezzettini, l'arancia, le olive nere, le erbe aromatiche e il vino rosso ( a poco a poco ).
Portare a cottura il piccione, aggiungendo verso la fine i filetti di acciuga, una spruzzata di aceto ed il pepe.
Frullare ( ma non troppo) il fondo di cottura con i vari ingredienti, compresa la carne del piccione disossato, tranne il petto, ed alcune olive ( le altre olive e le verdure aromatiche vanno prima tolte ).
Lessare molto al dente le fettucce Garofalo ed unirle al sugo ottenuto e rimesso nel tegame, terminando la cottura ( magari con un pò d'acqua della pasta ).
Il piatto di portata va guarnito con le olive rimaste, il petto del piccione tagliato a fettine e una fetta di arancia.
Il risultato sarà un gusto insolito, profumato e delicato.
domenica 3 gennaio 2010
buon 2010
eccomi qui per fare a quanti (pochi..solo io?)
frequentano questo quasi-blog i miei auguroni per il nuovo anno.
avrei voluto farlo prima ,ma ero in coma apparente,causato da mal di gola febbrone,raffreddore: dovuti questi, principalmente, da quel diluvio che ha inondato Roma la notte di capodanno e che mi sono beccato tutto ,ma proprio tutto,
nel disperato e vano tentativo di assistere al concerto di Venditti ai Fori Imperiali!
mi sono rifatta oggi,perchè Roma,per farsi perdonare ci ha regalato un bella giornata di sole, trascorsa a ponte Milvio: spuntino da Mondi, mercatino e contemplazione dell'acqua che scorre..
martedì 15 dicembre 2009
" PASTA PRIMAVERA"
L'ispirazione di questa ricetta, che io eseguo da diverso tempo con grande sorpresa e gradimento dei miei ospiti, nasce da una delle ricette fondamentali della tavola pasquale umbra:
"la frittata dai cento odori"nella quale si usano gli ingredienti che leggerete di seguito tra quelli della mia "pasta primavera".
"PASTA PRIMAVERA"
Ingredienti( per 4 persone):
olio di oliva
aglio cipolla ( a primavera vanno usati aglio e cipolla freschi)
salsiccia 2
carciofi 2
zucchine 2
( asparagi di campo, quando si trovano, un mazzetto)
menta, mentuccia, maggiorana, timo, prezzemolo, ( erba della Madonna, se c'è) , rosmarino, salvia
parmigiano, pecorino grattuggiati
pepe nero
uovo 1
vino bianco
spaghetti g 400
Si fanno soffriggere le salsicce in olio di oliva e si sfumano col vino bianco ; si uniscono aglio, cipolla
( se freschi, altrimenti si fanno rosolare con le salsicce) , i carciofi a piccoli spicchi e le zucchine a cubetti; si sala e si fanno cuocere coperti insieme a rosmarino e salvia, che poi vanno tolti.
A fine cottura si uniscono gli spaghetti, cotti e scolati molto al dente, le altre erbette tritate,il pepe nero ; si toglie la pentola dal fuoco e si aggiungono l'uovo sbattuto, il parmigiano e il pecorino ( se piace).
Come si vede la ricetta è molto semplice, ma profumatissima e molto saporita.
Con questa ricetta partecipo al concorso: POST@ LA PAST@
sabato 12 dicembre 2009
bhèè,se consideriamo che sono passati due anni esatti dal mio ultimo intervento...sarà ora che ricominci a scrivere e pubblicare foto!!!
soprattutto lo faccio perchè c'è in vista un concorso di cucina e( oltre al mare alle foto e ai sogni) io adorrrooo cucinare: oggi ho passato il pomeriggio a fare i babà e che meraviglia di risultato!!
la ricetta del concorso ce l'ho già e l'ho sperimentata da tempo..debbo solo eseguirla e fotografarla
....a presto...
sabato 29 dicembre 2007
martedì 25 settembre 2007
notte bianca a Roma 8 settembre
sìììì...non potevamo mancare
partiti alle 20 da piazza Vittorio abbiamo camminato tutta la notte,curiosando,salendo scendendo,perdendoci a volte per arrivare alle 4 e 30 sul Gianicolo in attesa dello spettacolo (cerimonia) delle 6;
alle 8 verso casa con i primi mezzi in circolazione, maxi colazione e poi....
( ve lo dico alla fine)....
per cominciare:globi di luce cangianti al Circo massimo( visti la sera prima..per avvantaggiarci)
verso il Campidoglio alle 23
aspettando l'alba sul Gianicolo (quei due puntini luminosi sono venere e l'ultimo quarto di luna: ho sentito una ragazza che diceva: c'è unsorriso nel cielo..)
sabato 15 settembre 2007
CORSICA
eccomiii!!!
In realtà sono tornata da un pezzo dalla Corsica e con il piede guarito
( nonostante i tantissimi bagni nel mare e nei fiumi di montagna con relativa discesa..e arrampicata nelle gole )
posti bellissimi e selvaggi!
( LE IMMAGINI VANNO LETTE IN ORDINE INVERSO)
..VERSO CASA
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